La prima notizia, che riferisce di un capellani s.ci Sebastiani, è del 1502 e perciò la chiesa, comunale, è di probabile origine tardo quattrocentesca e contemporanea al sorgere del culto del santo che proteggeva dalla peste, che anche a Fossato di Vico lasciavano dietro di sé eserciti e bande mercenarie ad ogni passaggio. Prima di San Sebastiano, che dunque il protettore del Comune dalla seconda metà del 1400, erano protettori di Fossato S. Giovanni Battista e S. Pietro.
La chiesa che noi vediamo oggi, era all'epoca una cappella, forse ubicata nelle sottostanti le Carceri, al di sopra della quale si facevano le comunali arenghe o adunantie dei capifamiglia maschi di tutto il territorio ancora sul finire del Medioevo. In quell'epoca, oltre ai riti, vi si facevano pubbliche promesse di dote alle maritande in robbe o denari, vi si incontravano capre a girovagare ed altro ancora; e anche da citare come nel primo ‘500 appaiono collegate a San Sebastiano due chiese che ora non esistono più, quella di San Rocco, ubicata nella valle di San Martino, e quella di Fraternita, interna le mura castellane.
Si incontra poi un rescritto del 1617 del vescovo di Nocera, che vuole che
FONTE:
Guida storica di Fossato di Vico di Luigi Galassi