La chiesa di San Pietro è la più antica di Fossato di Vico, eretta in origine a monastero dei monaci camaldolesi come riferiscono manoscritti, nonché possesso del benedettino monastero di Santa Maria Appennino (di cui restano alcune pietre sul confine appenninico tra Fossato e Fabriano) in una bolla di Papa Adriano IV del 16 marzo 1156 o 1157. Potrebbe essere sorta però nel secolo precedente, se ci si riferisce alla pergamena del
È certo comunque che l'edificazione della chiesa ha preceduto la costruzione di Fossato, anche perché come chiesa principale non si trova al centro del castello, come invece era di regola quando nasceva un insediamento murato, ma sulla sua cinta muraria e al punto da trasformare un suo transetto in un fortilitium che, su questo lato sud della cinta muraria, quello più esposto ad attacchi, andava ad affiancarsi ad altri quattro. Scavata nella roccia a est e a nord, sormontata dall’abitazione degli antichi monaci (cui si accede anche dall’interno della chiesa per una ripida sala ancora scavata nella roccia), si affaccia su una piazzetta dalle caratteristiche ancora medievali.
Come testimoniano le residue pietre con la croce sui muri antistanti e i documenti d’archivio, la chiesa è stata il grande cimitero del territorio fossatano dalle origini fino agli anni settanta del XIX secolo. Caduta in totale abbandono per spostamento della pievania alla chiesa di San Sebastiano, che ha assorbito parte delle sue numerose ricchezze, è stata restaurata e riaperta al culto esattamente un secolo dopo, lasciando in evidenza alcune tracce di affreschi, un avello ed altri elementi ed aggiungendo all’interno un seicentesco stemma in pietra del fossatano cardinale Gherardi, il rocco di colonna dorica sorreggente l’altare proveniente dagli scavi del
FONTE:
Guida storica di Fossato di Vico di Luigi Galassi